Contro ogni barriera fisica e culturale. Sempre

Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità vogliamo ancora una volta lanciare l’appello per una società inclusiva e solidale. La Convenzione Onu del 2006 sancisce principi inderogabili che riguardano le persone con disabilità:

non discriminazione, piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società, rispetto per le differenze, accettazione come parte della diversità umana e dell’umanità stessa,  pari opportunità, accessibilità, rispetto dello sviluppo delle capacità di adulti e minori e, infine, il diritto a preservare la propria identità.

Principi che la nostra comunità professionale difende quotidianamente al fianco delle persone e nel rispetto dei dettami costituzionali. L’esigibilità di questi diritti è al centro del nostro impegno e deve essere al centro dell’impegno di tutti, dai decisori politici a chi si occupa di istruzione e lavoro, di chi costruisce le città e struttura servizi per la collettività.

Ancora oggi sono troppe le donne e gli uomini, i bambini, che non hanno un’assistenza adeguata, che non riescono ad usufruire dei servizi, che non hanno libertà di movimento, che trovano barriere fisiche e culturali che impediscono loro di studiare, di lavorare, di praticare sport e di vivere una vita a contatto con la società. Ancora oggi sono troppe le famiglie che vivono il peso dell’abbandono e non c’è un pieno riconoscimento normativo delle attività dei caregiver. Nel 2000, la legge n. 328 disciplinava i progetti individuali per la realizzazione della piena integrazione delle persone disabili richiamando la Legge 104 del 1992. Ad oltre 20 anni di distanza in diverse parti d’Italia i progetti di vita non sono mai stati realizzati, così come non c’è pieno utilizzo di importanti strumenti come il budget di salute. Pur riconoscendo i passi avanti fatti come per il Fondo sulla non autosufficienza e l’attuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni assistenziali, c’è ancora molto da fare. Le persone disabili, le famiglie, i professionisti, gli enti del terzo settore e gli enti pubblici devono poter contare su finanziamenti certi e su programmi di interventi sociali di ampio e lungo respiro. Ci impegniamo ogni giorno affinché le nostre aspirazioni non rimangano solo dei sogni e che possa realizzarsi una società inclusiva e solidale, che accoglie e affianca chi vive in condizioni di fragilità e permette a tutti di vivere una vita piena e dignitosa.