Giornata Migranti, Mordeglia “le migrazioni banco di prova del grado di civiltà delle società che accolgono” La gestione del Progetto PUERI impegno concreto per i minori stranieri non accompagnati a Pozzallo, Lampedusa, Taranto e Trapani.

Roma, 18 dicembre 2017. “L’odierna celebrazione della Giornata internazionale del Migrante serva a richiamare l’attenzione di tutti noi sul grande tema delle migrazioni anche per le implicazioni che questo fenomeno porta con sé e che si riflettono sui Paesi verso i quali i flussi migratori si indirizzano. Le migrazioni sono un fenomeno dei nostri tempi, rappresentano un banco di prova del grado di civiltà delle società che accolgono uomini e donne spesso disperati e in fuga da condizioni miserevoli, certamente coraggiosi nel mettere in gioco – e spesso a repentaglio – la propria vita.”

Così Silvana Mordeglia, Presidente della Fondazione nazionale Assistenti sociali.

“Il fenomeno migratorio – dice ancora – va affrontato con un impegno politico, sociale e culturale in grado di dare un effettivo e concreto respiro organizzativo a nuove politiche di accoglienza e integrazione. Serve rafforzare il contrasto al traffico di essere umani; servono nuove modalità di relazioni con i Paesi dai quali i flussi migratori provengono. Ma serve anche non dimenticare mai che il nostro è stato un Paese di migranti ed è anche per questo motivo che dobbiamo impegnarci ancora di più a sostenere, tutelare e difendere i loro diritti”.

“Gli assistenti sociali sono, nel nostro Paese, in prima linea su questi temi e ribadiscono la necessità – conclude Mordeglia – di un impegno forte di tutte le Istituzioni per stroncare ogni fenomeno di sfruttamento dell’immigrazione. Così come ribadiscono l’impegno quotidiano che li vede impegnati in particolare a favore dei minori stranieri non accompagnati attraverso la gestione del Progetto PUERI che prevede che a Trapani, Lampedusa, Taranto e Pozzallo un team composto da un assistente sociale e uno psicologo e con il supporto di un mediatore culturale, prenda subito in carico questi minori per indirizzare al meglio l’attività di accoglienza e integrazione”.