TU.M.I,V.eDI: il progetto arriva a Firenze. Workshop per assistenti sociali e non solo

Nell’ambito del progetto TUtela dei Minori Immigrati da Violenza E Disagio. TU.M.I,V.eDI,   l’Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze dell’Educazione e della Formazione, ospita mercoledì 8 giugno, dalle 15, il workshop: “Strumenti per prevenire e riconoscere la violenza sui minori stranieri”. L’ appuntamento al quale sono invitati a partecipare assistenti sociali, educatori, psicologi, mediatori interculturali, insegnanti, operatori sanitari… è nell’aula 106, in via Laura, 48.

Il progetto, cui ha formalmente aderito anche ANCI Cittalia in fase di presentazione della proposta, ha come obiettivo consolidare il sistema centrale e territoriale volto per il rafforzamento della prevenzione e al contrasto della violenza nei confronti dei minori stranieri, rendendo la figura dell’assistente sociale punto di incontro tra un livello nazionale, rappresentato dal CNOAS e coordinati dai rispettivi Consigli regionali dell’Ordine. A tal proposito sono stati appositamente formati 120 assistenti sociali, uno per ogni provincia d’Italia, come referenti territoriali sul tema della violenza e del trauma, con specifici approfondimenti sui minori stranieri, sugli strumenti teorici e operativi utili a riconoscere il trauma e a gestirlo e a migliorare la capacità di prevenire e contrastare la violenza nei confronti dei minori stranieri.  In questa fase il progetto si concentra su due sperimentazioni: una nella città di Firenze  (in cui si sono stati approntati strumenti innovativi che facilitano la presa in carico multiagency, fra cui una cartella sociale informatizzata che raccolga in modo esaustivo le informazioni del minore)  e una in Sicilia ( dove si lavora a un modello operativo di rete per aumentare le capacità delle comunità locali di prevenire e contrastare la violenza sui minorenni stranieri, e alla redazione di linee guida da proporre a livello regionale e nazionale). A Firenze, dopo una breve introduzione, preziosa per accennare agli scenari e alle situazioni più a rischio, i partecipanti saranno chiamati a sperimentare, attraverso i gruppi di lavoro, la cartella sociale e il database approntati dagli esperti coinvolti nel progetto tramite la simulazione di casi proposti dai conduttori. Sarà molto importante condividere esigenze degli operatori ed eventuali prassi che potranno emergere dai tavoli di lavoro.

Sono stati richiesti i crediti per la formazione continua degli assistenti sociali.