Il lavoro di Fondazione ai tempi del Coronavirus Covid-19

L’emergenza Coronavirus rende impossibile la realizzazione di appuntamenti per i quali la Fondazione aveva speso energie e competenze. L’impegno di Parma, Capitale italiana della Cultura, nella quale, insieme al Cnoas, al Croas regionale e all’Università di Parma, avremmo celebrato il Word Social Work Day, è rinviato a data da destinarsi.

Eppure non siamo fermi e, con i nuovi strumenti che la tecnologia dei giorni nostri ci mette a disposizione, proseguiamo nell’opera di progettazione di strumenti di aiuto per le diverse fragilità: dai minori stranieri non accompagnati, ai migranti che vengono sfruttati nei campi, agli operatori pubblici alle prese con carichi di lavoro nuovi ed eccessivi derivanti dalle emergenze.  E così  – mentre prosegue la collaborazione con il progetto di  Oasi per la formazione del Consorzio dei comuni della Valle del Tevere  sui temi del contrasto alla povertà e dell’inclusione attiva che coinvolge gli assistenti sociali del Croas Lazio – è in fase di avvio il progetto RADIX di cui Fondazione è partner, che grazie ai finanziamenti del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 (FAMI), si occupa dell’integrazione socio lavorativa per prevenire e contrastare il caporalato. E il progetto Co-Efficienti che ha l’obiettivo di costruire “comunità efficienti” cambiando le modalità di lavoro messe in atto dai tecnici che, nella pubblica amministrazione, si occupano dell’inclusione lavorativa e sociale dei migranti.

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